“Novella degli scacchi” – Stefan Zweig

“Novella degli scacchi” fu scritta da Zweig nel 1941. Pochi mesi dopo, nel febbraio 1942, Zweig, insieme alla seconda moglie, si suiciderà nella città di Petropolis, in Brasile, dove si era trasferito esule: “ebreo errante dopo che Hitler ebbe condannato al rogo i suoi libri” (in “Indicazioni Bibliografiche” in S. Zweig – “Novella degli scacchi” – Garzanti – 2009 – p.104). Questa premessa è utile per contestualizzare “Novella degli scacchi” che è sia una lucida denuncia delle aberrazioni naziste, sia, soprattutto, la definitiva e amara constatazione, per Zweig, della fine di quel “mondo di ieri”: “divenuto il termine che convenzionalmente definisce l’universo borghese distrutto dalla prima guerra mondiale” (in “Indicazioni Bibliografiche” – p. 103 – cit.) e di cui Zweig darà ampiamente conto nella sua autobiografia “Il mondo di ieri. Ricordi di un Europeo”. A fronte dell’affermarsi di quel mondo “moderno” di cui, il nazismo, ma non solo, era portatore. Continua a leggere

“Mattatoio n.5” – Kurt Vonnegut

“Mattatoio n. 5” è un libro di incontenibile ricchezza, con tante facce e tante realtà che si accavallano, si intersecano, sfuggono e si dilatano, offrendoci innumerevoli possibili letture. In esso convive un misto di realismo e di visionarietà, di rigore e di anarchia, di disincanto e di ironia, di intransigenza e di leggerezza, di durezza e di umanità che lascia stupefatti per come tutte queste cose riescono a fondersi tra loro. Continua a leggere

“Le parole perdute di Amelia Lynd” – Nicola Gardini

Senza alcuna pretenziosità e senza autocompiacimenti, né istanze consolatorie, autoreferenzialità o incessanti affabulazioni, Nicola Gardini ci narra, in modi delicati e leggeri, una storia a suo modo semplice eppure intensa e coinvolgente, carica di sentimenti ma senza sentimentalismi, piena di risvolti che esprimono il valore della dignità e del rispetto per le persone e, più in generale, il valore stesso della vita. Continua a leggere

“La nave bianca” – Cingiz Ajtmatov

Baudelaire nel suo celebre saggio sulla “Morale del Giocattolo” afferma: “Tutti i fanciulli parlano ai loro giocattoli; i giocattoli diventano attori nel grande dramma della vita, miniaturizzato dalla camera oscura del loro cervellino. I fanciulli con i loro giochi danno prova della loro grande capacità d’astrazione e della loro alta facoltà immaginativa. Giocano persino senza giocattoli.” E questo è anche quello che fa il protagonista de “La nave bianca”, anche lui un fanciullo. Continua a leggere

“La morte di Ivan Il’ic” – Lev Nikolaevic Tolstoj

“La morte di Ivan Il’ic” ritengo lo si possa definire come la descrizione di un’ ”epopea dello smarrimento”. Perché un senso di smarrimento pervaderà via via, sempre più angosciosamente, la vita di Ivan Ilic (I.I.) , smarrimento contro il quale egli strenuamente lotterà, letteralmente fino alla morte, come in un vero e proprio epos. Un epos quindi tragico e disperato, ma di cui avrà tutta la tipicità, l’enfasi e l’andamento. Continua a leggere

“La famosa invasione degli Orsi in Sicilia” – Dino Buzzati

Come spesso accade nelle favole anche in questa bellissima favola c’è tutto un mondo al contrario, dove gli animali sono protagonisti rispetto agli uomini e i loro reciproci ruoli si invertono. Sono infatti gli animali che governano gli uomini e, in questo, sarebbero anche molto meglio degli uomini. Ma gli uomini, come sempre, fanno danni e corromperanno anche quei semplici e buoni animali e cioè quegli orsi che, con essi, si erano pacificamente predisposti a convivere. Continua a leggere

“La casa a nord-est”- Sergio Maldini

“La casa a Nord – Est” è, a mio parere, un romanzo intimamente e strutturalmente cechoviano. Lo è intimamente perché in esso vi sono atmosfere, ambientazioni e andamenti narrativi che richiamano quelli di Cechov e lo è strutturalmente perché vi è quello stesso progressivo procedere dei protagonisti verso la disillusione e verso la dissoluzione delle speranze e dei progetti che essi avevano su di sé e sulla vita, come appunto accade in Cechov. Continua a leggere

“Il verbale” – Jean-Marie Gustave Le Clezio

Si prova invidia, alla fine, per Adam Pollo. E’ riuscito a ottenere quello che voleva. “Adam è nell’ ostrica e l’ostrica è in fondo al mare”. Spogliatosi di tutto e spogliato di tutto, anche della libertà, la libertà? Che cos’è la libertà?  Quale libertà? Non esiste la libertà, dal momento che siamo obbligati ad esistere. Continua a leggere