Un connubio pressoché perfetto di letteratura, storia, geografia, riflessioni filosofiche ed esistenziali, intrecciato ad una ampia aneddotica relativa a personaggi, luoghi,eventi che tante volte ci dice più di tutto il resto. Tutto ciò ci accompagna e ci guida lungo il corso del fiume, dalle sorgenti tedesche, attraversando l’Austria, la ex Cecoslovacchia, l’Ungheria, la ex Jugoslavia, sino alle foci rumene.
Con pazienza, sapienza e amore Magris ci fa penetrare quel mondo sviluppatosi lungo il fiume che ha segnato e contrassegnato gli ultimi due secoli almeno della nostra civiltà e cultura, rappresentandocene i fasti e la decadenza, i cantori e i temi, i resti fisici ritrovabili nei luoghi e le testimonianze ritrovabili nell’arte e nella letteratura. In altre parole quello che è stato, quello che ha rappresentato e quello che ne è rimasto della Storia che lungo il Danubio si è compiuta. Un viaggio fisico ed esteriore, ma ancor più un viaggio interiore: intellettuale, esistenziale, affettivo in cui Magris si interroga e ci interroga continuamente sul senso della vita e del nostro presente.