“Doppio sogno” è un testo fortemente perturbante anzi, oserei dire, programmaticamente perturbante. E ciò non solo per quel che di tormentato e tormentante vi è nelle vicende del giovane medico Dottor Fridolin e di sua moglie Albertine, nel cui menage irromperà un universo di pulsioni e di desideri che ne destabilizzerà il profondo e li destabilizzerà nel profondo. Ma lo è, in particolare, per il concetto di perturbante che evoca il testo. Continua a leggere