“Camminare” – Thomas Bernhard

Bernhard – nel porre in modo esclusivo il camminare come titolo di questa che è l’ultima delle sue prose brevi ad essere stata tradotta la cui uscita, presso Adelphi, avvenuta l’anno scorso, colma una lacuna protrattasi a lungo, risalendo la pubblicazione originale, avente per titolo Gehen, al 1971 – esplicita da subito quella che è l’azione chiave che vi si svolge che è appunto quella del camminare nella quale i due protagonisti: l’anonimo io narrante e il personaggio di Oehler – di cui l’io narrante, secondo il consueto schema bernhardiano, riporta le affermazioni e i pensieri – saranno intenti dall’inizio alla fine del racconto.

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“I racconti di Mala Strana” – Jan Neruda

Praga è tre città in una. La città piccola o Mala Strana, la città vecchia o Stare Mesto e la città nuova o Nove Mesto. La città piccola o Mala Strana si stende sulla sponda sinistra della Moldava, nel triangolo compreso tra il fiume e le due colline di Hradcany e Petrin. Definita l’anticamera del Castello di Praga – trovandosi ai piedi del famoso Castello di Hradcany – Mala Strana venne fondata nel 1257, accanto alla città vecchia, come seconda città di Praga. Gli abitanti parteciparono attivamente allo sviluppo architettonico di Mala Strana e le case del quartiere caratterizzano il volto della città.

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