Credo che in vita mia non ho mai riso tanto leggendo un libro. Perché questa è la cosa più oscena, scurrile, sboccata ma, nello stesso tempo, la più esilarante, la più comica, la più caustica che abbia mai letto. Continua a leggere
letteratura russa
“C’era una volta” – Viktor Sklovskij
Quando la biografia diventa poesia. Sklovskij (S.) racconta con uno stile incantevole e lieve, con toni delicati e affettuosi memori di evocazioni e di ricordi la San Pietroburgo di inizio secolo in cui nacque e crebbe e il mondo in cui visse, sia quello privato e familiare, sia quello pubblico e artistico. Continua a leggere
“Autobiografia” – Boris Pasternak
Questa “Autobiografia” che risale al ’57, coeva cioè de Il dottor Zivago fu “inizialmente concepita da Pasternak (P.) come introduzione a una nuova raccolta di poesie inedite e disperse”. E, come lo stesso P. ci dice nella “Prima conclusione”, la necessità di pubblicare queste poesie era giustificata dal fatto che per lui rappresentavano “i gradi preparatori del romanzo”, intendendo ovviamente Zivago: “… perché servono di introduzione ad esso che qui io le ristampo”. Continua a leggere
“Il viaggiatore incantato” – Nikolàj Leskòv
“Il viaggiatore incantato” è uno dei due racconti che compongono il volume da cui, appunto, prende il titolo. L’altro è “L’angelo suggellato”. Ebbene consiglio vivamente di leggere questi due racconti, perché sono di rara bellezza, perché sono espressione di una originalità di scrittura fuori dal comune, perché sono di Nikolàj Leskòv che, se pur meno famoso degli altri grandi scrittori russi suoi contemporanei è, in realtà, anch’egli uno dei grandissimi della letteratura russa dell’Ottocento: così lo definiva peraltro, già allora, Tolstoj. Continua a leggere