“Il libro dell’inquietudine” – Fernando Pessoa

Non sapendo in quale modo dimostrargli la mia ammirazione e non sapendo come ringraziarlo per la Poesia e la Bellezza che Pessoa ci ha regalato con questo suo capolavoro mi sono permesso di scrivere una cosa a Lui dedicata.

“In luci opache e livide”     –     in omaggio a F. Pessoa

In luci opache e livide
Si incamminano
Anime solitarie
Delicatamente avvinte.

Svuotate
Dei loro stanchi riconoscimenti
Estranee
Ai passi che conducono
Con i sensi disciolti
Come in liquide fragranze
Si aprono
Senza falsi movimenti
Itinerari di pura luce, di pura aria
Nutrendosene
In vista delle loro dismesse esistenze.

Assurte ad altro
Confliggono
Involontarie
Con la gravità e il cielo
Nude ed esanimi
Di fronte al niente.

Soffuse
Nelle iridescenze dei pollini
Si depongono
Mosse dal respiro dell’aria
Senza sapere più
Né il dove né il perché.

Essenze impercettibili
Prive di ogni idea
Vagano
Come suoni portati da un vento.

Non anime morte
Esse sono

Dolentemente
In balia di un eterno purgatorio.

Sono anime vive
Infinitamente libere
Nell’essere giunte
Al loro più totale
Disconoscimento.

Raffaele

2 risposte a "“Il libro dell’inquietudine” – Fernando Pessoa"

  1. giacinta 1 gennaio 2017 / 9:18

    “Confliggono
    Involontarie
    Con la gravità e il cielo”

    Molto bello, Raffaele!

    Ciao e auguri:-)

    "Mi piace"

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