“Il Golem” – Isaac Bashevis Singer

In quel suo magico libro che è “Praga magica, il capolavoro di Ripellino [in cui] narra, anzi rivive la metropoli boema dell’età di Rodolfo II, degli alchimisti, del Quartiere ebraico, del Golem”, (A. M. Ripellino – “Praga magica” – Einaudi – 1973 – Premessa), egli, a proposito del Golem, scrive: “Che cos’è un Golem? Un uomo artificiale, d’argilla…il servo Golem è un personaggio chiave di Praga magica. Il vocabolo ebraico “golem”…indica un rudimento, un germoglio, un embrione…”golem” implica dunque qualcosa di incompiuto, di ruvido, di embrionale…Dal significato di “imperfetto” e di “grossolano” è breve il passo a quello di omaccio balordo e goffissimo…Le numerose varianti [del “golem”] presentano tutte il muto fantoccio di mota come un servitore torvo e tardissimo…[con] una statura ben confacente a un gigante…” (p.157 cit.). Continua a leggere