“Al primo tentativo di muoversi Franza si accorse che non ci riusciva, poiché non riusciva nemmeno a rispondergli, alla prima parola impercettibile la sabbia si sbriciolò entrandole nella bocca e negli occhi, e il fango la tenne inchiodata al suolo col peso di un quintale. Era murata viva. Lui la guardò spazientito, non capì che lei non poteva chiamare, non poteva spiegare nulla. Franza tentò di urlare. Lui continuò a non accorgersi di nulla. Il piombo le appesantiva la cuffia da bagno. Era sepolta viva.” Vi è in questa scena l’evidenza di una condizione, quella dell’essere fagocitati, cioè dell’essere inglobati ancora vivi e distrutti. Continua a leggere