“Poesie” – Georg Trakl

Georg Trakl – “Poesie” – Scelta, traduzione, premessa e note di Ervino Pocar – Rizzoli – 1974

La poesia di Trakl è una fondazione del mondo; egli è uno di quei poeti che, come Hölderlin, sono chiamati a fondare una verità o a svelarne l’assenza, a rendere abitabile la terra o a mostrarne l’inabitabilità. Leggere Trakl significa interrogarsi sulle cose ultime, sulla possibilità stessa della poesia, sul senso estremo della vita. Le interpretazioni di Trakl sono dei confronti con l’essenza del nostro destino.” (Claudio Magris – “Prefazione” in “Trakl. Le poesie” – 2004 – Garzanti)

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“Poesie” – Ingeborg Bachmann

Ingeborg Bachmann – “Poesie” – Traduzione e Introduzione di Maria Teresa Mandalari – Guanda – 1978

In “Anselm”, il recente e bellissimo film di Wim Wenders su Anselm Kiefer, appare, nella parte finale del film, Ingeborg Bachmann che legge “Exil”/”Esilio”, una delle sue più belle poesie. Ciò mi ha indotto a rileggere “Esilio” e insieme ad essa le altre poesie della Bachmann contenute in questa raccolta, la quale comprende trenta poesie di Ingeborg Bachmann di cui quindici tratte dalla sua prima raccolta “Il tempo dilazionato” del 1953, undici dalla sua seconda raccolta “Invocazione all’ Orsa Maggiore” del 1956 e quattro “Poesie sparse” tra cui “Esilio”.

Di tale raccolta propongo, qui di seguito, una selezione, preceduta da una libera riduzione dell’ “Introduzione” di Maria Teresa Mandalari.

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“Poesie” – Robert Walser

Robert Walser – “Poesie” Con le illustrazioni di Karl Walser – Traduzione e Postfazione di Antonio Rossi – Edizioni Casagrande, Bellinzona – 2019 

L’esercizio della poesia si colloca cronologicamente agli inizi dell’attività letteraria di Robert Walser, che, giovane impiegato di commercio a Zurigo, compose negli anni 1897-1898 parecchie liriche. Sei di queste apparvero l’8 maggio 1898 sul quotidiano bernese “Der Bund”…Altre furono ospitate tra il 1899 e il 1907 su giornali e periodici svizzero-tedeschi, tedeschi e austriaci, fra i quali la rivista di Monaco “Die Insel”, con i cui redattori…Walser era entrato in contatto, probabilmente tramite il viennese Franz Blei. Era uscito nel frattempo il suo primo libro,“ I temi di Fritz Kocher” (1904), cui seguirono i romanzi “I fratelli Tanner”(1907) e “L’assistente” (1908). Fu a questo punto che l’autore decise di riunire in volume una parte delle poesie sin lì composte. Uscì così all’inizio del 1909 presso l’editore berlinese Bruno Cassirer una raccolta di quaranta liriche, per lo più risalenti al periodo zurighese, i testi erano accompagnati da sedici acqueforti del fratello Karl…Quella del 1909 è l’unica raccolta di poetica a stampa voluta da Walser, che pure era andato componendo, soprattutto tra gli anni Venti e Trenta, numerose nuove liriche (l’edizione più recente delle poesie,…ne comprende poco meno di trecentocinquanta, cui vanno aggiunti i componimenti inclusi nei “Mikrogramme”…); ad essa l’autore rimase fedele anche a distanza di anni, quasi a voler ribadire la propria adesione a temi e immagini che con frequenza tornano nelle sue opere. Da ciò il particolare interesse collegato alla silloge, che nel presente volume viene proposta in traduzione”

(Libera riduzione da la “Postfazione”di  Antonio Rossi)

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